Possono star tranquilli tutti gli italiani, la Ferrari rimarrà nel Belpaese. Dopo la decisione di casa Fiat di scorporare il marchio modenese dal resto delle attività che confluiranno nel nuovo gruppo Fiat Chrysler Automobiles erano subito iniziate a circolare notizie su un possibile spostamento all’estero della Ferrari. Da quando è arrivata la comunicazione del Lingotto, infatti, si è subito dato il via ad una serie interminabile di ipotesi. La più insistente di queste ipotesi leggeva la decisione di separare le attività Ferrari da quelle Fiat come il preludio ad un possibile “espatrio” della Rossa.
Ad alimentare tale pensiero è stata senza dubbio la mossa della capogruppo di dar vita alla Fiat Chrysler Automobiles (FCA), la cui sede sarà sdoppiata e vedrà protagoniste la Gran Bretagna, scelta come base fiscale, e i Paesi Bassi, dove verrà invece collocata la sede amministrativa. Molti hanno fatto subito due più due, complice indiscutibilmente anche la particolare situazione storica che vede sempre più settori di aziende italiane vendute a stranieri o trasferirsi all’estero. E così è iniziata a circolare in rete la notizia di un allontanamento della Ferrari dal nostro Paese, quello che gli ha dato i natali.
Ci sono dei giornali hanno scritto che la nuova “Ferrari Brand” si sarebbe trasferita in Olanda, mentre altri hanno addirittura congetturato che Ferrari auto entrasse in FCA. Dinanzi ad una simile confusione non potevano non farsi sentire le voci dei dirigenti dell’azienda, pronte a fare chiarezza e riportare la serenità. In un comunicato ufficiale divulgato alla stampa dall’azienda guidata da Luca Cordero di Montezemolo si legge a chiare lettere:”La notizia è destituita di ogni fondamento.
La Ferrari è dal 1947 a Maranello dove rimarrà con le sue vetture e il suo marchio”. Insomma, la dichiarazione toglie qualsiasi dubbio e lascia cadere ogni ipotesi più o meno suggestiva formulata nei giorni scorsi. Pertanto, l’unica cosa vera che è accaduta e di cui si è avuta conferma è che Ferrari ha separato le attività auto da quelle legate al brand, vale a dire prodotti, accessori, e-commerce, eccetera. Si è deciso di intervenire in questo modo considerando la netta diversità delle due realtà, le quali necessitano di drivers gestionali indipendenti.
La chiave di lettura della separazione è dunque la seguente: grazie allo scorporo si può procedere al meglio nell’operazione di valorizzazione dei marchi. In quest’ottica va infatti considerata la grande forza del marchio a livello mondiale, che secondo Brand finance, supera in riconoscibilità colossi come Google, Coca-cola o Hermes. Un successo che si concretizza nelle cifre, visto che il solo brand Ferrari (inteso come la divisione che si occupa del merchandising e delle attività correlate) è in grado di generare da solo un volume d’affari annuale di circa 50 milioni.
Dunque gli italiani stiano pure sereni, poiché le società Ferrari sono e resteranno basate in Italia, su questo ormai non ci piove. Il nostro Paese potrà così contare ancora su un incredibile fatturato vicino ai 100 milioni di euro.