Calo sui Prezzi del Carburante:
Proseguono i ribassi sulla rete carburanti italiana. Dopo il doppio intervento di Eni di ieri e di sabato, infatti, IP e Italiana Petroli tagliano oggi di 1,5 centesimi i prezzi raccomandati di benzina e diesel, mentre Tamoil mette a segno riduzioni di 1 cent su entrambi i carburanti. Ancora in calo, intanto, le quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo. Sul territorio, di conseguenza, prezzi praticati con una graduale tendenza alla diminuzione. In particolare, in base all’elaborazione di ‘Quotidiano Energia’ dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale
Da cosa dipende il prezzo dei carburanti:
Il prezzo dei carburanti dipende da una serie di fattori, ovvero:
– Il prezzo industriale
– Le accise (che sono fisse)
– L’Iva (che è in percentuale – 22%)
Quando il costo industriale sale, cresce un po’ anche l’Iva, e lo stesso quando il prezzo scende. Le accise invece sono costanti e rendono poco visibili le variazioni dei prezzi. Come puoi notare l’Iva non tiene conto del prezzo industriale, bensì del prezzo industriale maggiorato dalle accise, dunque si tratta di una tassa sulla tassa! Ciò significa che circa il 66% del costo benzina finisce in tasse. Stando a una stima fatta da Erg nel 2015, la componente fiscale pesa per il 64% sul prezzo di un litro di diesel e per il 69% sul prezzo di un litro di benzina verde.
La restante parte del costo benzina, il 31% per la benzina verde ed il 36% per il diesel, rappresenta il prezzo industriale e comprende il costo della materia prima (pesa per il 22% per la benzina verde e per il 27% nel caso del diesel) e il margine lordo, ovvero quella quota che serve a remunerare tutti i restanti passaggi della filiera – pari al 9% in entrambi i casi.
Costo della benzina – le accise:
Ecco nel dettaglio le accise che paghiamo tutt’oggi sulla benzina: si tratta di una lista che riporta le conseguenze che i finanziamenti straordinari su eventi bellici e di ricostruzione hanno avuto sul prezzo della benzina al litro.
0,000981 per finanziare guerra di Etiopia del 1935-1936
0,00723 per affrontare la crisi di Suez del 1956
0,00516 per la ricostruzione post disastro del Vajont del 1963
0,00516 euro per la ricostruzione di Firenze dopo l’alluvione del 1966
0,00516 euro per la ricostruzione post sisma del Belice del 1968
0,0511 euro per la ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 1976
0,0387 euro per la ricostruzione in seguito al terremoto dell’Irpinia del 1980
0,106 euro per finanziare la guerra del Libano del 1983
0,0114 euro per il finanziamento della missione in Bosnia del 1996
0,02 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004
0,005 euro per sostenere l’acquisto di autobus ecologici nel 2005
0,0071 euro per il finanziamento alla cultura nel 2011
0,04 euro per fronteggiare il flusso di immigrati dopo la crisi libica del 2011
0,0089 euro per l’emergenza alluvione in Liguria e Toscana del novembre 2011
0,082 euro in seguito a quanto stabilito dal decreto “Salva Italia” nel dicembre 2011
0,02 euro per l’emergenza post terremoto in Emilia del 2012
A conti fatti, siamo il terzo paese in Europa per livello delle accise ed un gradino sotto per l’Iva.
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